

Anxur in Jazz edizione 2021
Direzione artistica: Rosario Giuliani
Organizzazione e ufficio stampa : Saint Louis Management
Il Monte di Giove Anxur, fra le più suggestive location archeologiche italiane, si colora di Jazz.
Il Festival, fortemente voluto dal Comune di Terracina, si avvale per la prima volta della direzione artistica di Rosario Giuliani, che in un momento così delicato, ha voluto onorare la sua terra promuovendo il ritorno alla musica live, invitando sul palco artisti jazz esclusivamente italiani.
Anxur in Jazz edizione 2021 dal 19 al 21 agosto, 3 giorni di musica di prestigio, con protagonisti grandi nomi del Jazz italiano ed internazionale come Danilo Rea, Fabrizio Bosso, Enrico Pieranunzi, Paolo Damiani, Luca Bulgarelli, Fabio Zeppetella, Fabrizio Sferra, e, naturalmente, lo stesso Giuliani.
Un incontro di rara bellezza tra terra, mare e musica.
Anxur in Jazz edizione 2021
PROGRAMMA
19 AGOSTO
GIULIANI / BOSSO “CONNECTION”
Rosario Giuliani – sax
Fabrizio Bosso – tromba
Alberto Gurrisi – Hammond
Marco Valeri – batteria
Due eccelsi musicisti italiani, Fabrizio Bosso alla tromba e Rosario Giuliani al sax, capeggiano il quartetto completato da Alberto Gurrisi all’organo e Marco Valeri alla batteria, esibendosi in un repertorio di grande interesse, sia di standard che composizioni originali, dalle forti connotazioni ritmiche.
Un percorso emotivo che nasce dall’incontro umano e musicale, che ormai dura da più di un ventennio, di due grandi interpreti del jazz italiano, magistralmente sostenuti da Gurrisi e Valeri, anch’essi ritenuti dei fuoriclasse nel panorama jazzistico nazionale.










20 AGOSTO
ENRICO PIERANUNZI DUO
Enrico Pieranunzi – piano
Luca Bulgarelli – contrabbasso
Pianista, compositore, arrangiatore, ha registrato più di 70 CD a suo nome spaziando dal piano solo al trio, dal duo al quintetto e collaborando, in concerto o in studio d’incisione, con Chet Baker, Lee Konitz, Paul Motian, Charlie Haden, Chris Potter, Marc Johnson, Joey Baron.
Pluripremiato come miglior musicista italiano nel “Top Jazz”, annualmente indetto dalla rivista “Musica Jazz” (1989, 2003, 2008) e come miglior musicista europeo (Django d’Or, 1997) Pieranunzi ha portato la sua musica sui palcoscenici di tutto il mondo esibendosi nei più importanti festival internazionali, da Montreal a Copenaghen, da Berlino e Madrid a Tokyo, da Rio de Janeiro a Pechino.A partire dal 1982 si è recato numerose volte negli Stati Uniti dando concerti in varie città tra cui New York, Boston, San Francisco.
E’ l’unico musicista italiano di sempre ed uno dei pochissimi europei ad aver suonato e registrato più volte nello storico “Village Vanguard” di New York con Marc Johnson and Paul Motian (Camjazz, 2010).Proprio per il “Live at The Village Vanguard” con Marc Johnson e Paul Motian (Camjazz, 2010) gli è stato assegnato nel 2014 l’Echo Jazz Award – equivalente tedesco dello statunitense Grammy – come Best International Piano Player.La prestigiosa rivista americana “Down Beat” ha incluso il suo CD “Live in Paris”, in trio con Hein Van de Geyn e André Ceccarelli (Challenge), tra i migliori CD del decennio 2000/2010. Top Jazz 2020 come miglior musicista dell’anno.
21 AGOSTO
REA/DAMIANI “DESIDERI TRADITI”
Danilo Rea – piano
Paolo Damiani – contrabbasso
Damiani e Rea suonano insieme da oltre 30 anni in formazioni diverse . Il cd di Damiani “Al tempo che farà” (2007) vincitore di 3 referendum come miglior disco dell’ anno vede Rea al pianoforte.
In questo nuovo progetto l’ incontro fra i due avviene sul piano della melodia e di una collaborazione artistica che nel tempo si è trasformata in una profonda amicizia. Il repertorio comprende composizioni originali dei due artisti e notissime canzoni di provenienza diversa puntualmente tradite.
Tradizione e tradimento si rincorrono , il tradimento è in questo caso la più alta prova possibile d’amore verso un patrimonio che altri conservano con interpretazioni filologicamente perfette o massacrano con operazioni di dubbio gusto.
Qui al contrario gli andamenti rimandano a percorsi che rinviano a un’ idea di molteplicità come la descrive Italo Calvino nelle Lezioni Americane: ciò che conta in un racconto non è il suo chiudersi in una figura armoniosa ma è la forza centrifuga che dal racconto si sprigiona , la pluralità dei linguaggi come garanzia d’una verità non parziale.
Altro progetto:La Grande Opera in Jazz
FABIO ZEPPETELLA HANDMADE
Fabio Zeppetella – chitarra
Roberto Tarenzi – pianoforte
Jacopo Ferrazza – contrabbasso
Fabrizio Sferra – batteria
Handmade è un’emozione che ci porta direttamente nell’anima dell’autore con 9 tracks (tranne la 8 del grande John Coltrane) tutte composte “a mano” da Zeppetella il cui nuovo progetto lo ritrova leader di un quartetto di jazzisti di livello internazionale: Roberto Tarenzi al piano, Jacopo Ferrazza al basso e Fabrizio Sferra alla batteria.
L’originalità del suono che sprigiona dalle dita di Fabio Zeppetella in questo suo ultimo progetto sembra creato dall’artista e cesellato a sua immagine. Dotato di una tecnica ineccepibile e di grande sensibilità musicale, si avvale di un linguaggio unico e personale, frutto di uno studio sempre votato alla ricerca di uno stile che negli anni ha reso proprio.
È arrivato all’elaborazione di un suono del tutto originale passando dalla tradizione e dalla musica di maestri come Charlie Cristian e Wes Montgomery all’evocazione del be-bop e dell’hard-bop degli anni sessanta. Nel suo fraseggio si scoprono gli aspetti dominanti di un linguaggio mai scontato, a volte virtuoso a volte dolce ma sempre essenziale.
Le sue caratteristiche dominanti sono costituite dalla dolcezza e dalla forza insite nel modo originale di interpretare la musica, nel quale appare evidente la volontà di ricercare un legame virtuale con la poesia.






