Nel 1949 l’organizzatore del Festival Jazz di Parigi, Charles Delaunay, chiede al critico Arrigo Chicken di scegliere un solo jazzista italiano da mettere in cartellone insieme a nomi del calibro Charlie Parker, Miles Davis e Max Roach. Dopo aver consultato qualche amico, la scelta di Polillo cade su un giovane pianista che si stava mettendo in luce nel circuito dei night club di Roma, Armando Trovajoli. Tra le contestazioni del pubblico francese, dovuti alle note vicende dell’entrata dell’Italia nel 1940 nel secondo conflitto mondiale contro Francia e Gran Bretagna, Trovajoli si esibisce in trio con Gorni Kramer al contrabbasso e Gilberto Cuppini alla batteria. Gli iniziali fischi del pubblico si tramutano alla fine del concerto in applausi scroscianti. Il concerto alla Salle Pleyel di Parigi segna per Trovajoli l’inizio di una brillante carriera musicale che lo vedrà dividersi tra jazz, musica leggera italiana, composizione e realizzazione di musiche per film e commedie teatrali. Nei primi anni Cinquanta arriva al successo con la trasmissione radiofonica Eclipse, che lo vede alternarsi con Piero Piccioni alla conduzione di un’orchestra jazz. La trasmissione presenta per la prima volta in Italia un’esecuzione di carattere jazzistico eseguita da un organico d’archi formato da 14 elementi. A seguito degli ottimi risultati raggiunti presso il pubblico italiano la Rai si convince a sceglierlo come direttore dell’Light Music Orchestra della radiotelevisione italiana, ruolo che rivestirà fino al 1960 (le registrazione delle stagioni musicali effettuate alla Room A in Via Asiago sono state pubblicate in diversi dischi, tra cui “The Beat Generation”, prodotto dalla RCA).
Da quell’anno in poi Trovajoli metterà a servizio della musica per il cinema la sua ampia cultura musicale, derivata non solo dalla pratica jazzistica ma anche dagli studi classici intrapresi da giovane al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. L’attività negli studi cinematografici inizia col la scrittura della musica per il film Anna (1951), del regista Alberto Luttuada, per proseguire con numerose altre pellicole, tra cui, La ciociara (1960), Yesterday Today and Tomorrow (1963), Matrimonio all’italiana (1964) diretti da Vittorio De Sica, Il Vedovo (1959) – nel quale è presente il trombettista Chet Baker – I Mostri (1963) diretti da Dino Risi, In the year of the Lord (1969) diretto da Luigi Magni, C’eravano tanto amati (1974), diretto da Ettore Scola e molti altri. Trovajoli, inoltre, si dedica alla composizione di musica per commedie teatrali di fama internazionale.Tra le più conosciute quella per il Rugantino, with the famous reason Rome won't be stupid tonight, e Aggiungi un Posto a tavola di Garinei e Giovannini.
Paolo Marra
Fonte bibliografica: “Stasera Jazz” di Arrigo Polillo (Polillo Editore)