Panorama – Articolo di Arrigo Polillo

Rassegna stampa anni '70

Recensione a firma di Arrigo Polillo del disco del pianista Enrico Pieranunzi dal titolo “The Day After the Silence”. apparsa sulla rivista settimanale Panorama (maggio 1977).

Arrigo Polillo è stato uno dei più importanti critici musicali italiani, nonché organizzatore insieme a Pino Maffei, dal 1956 al 1966, del Festival del Jazz di Sanremo. La manifestazione ligure ospita nei dieci anni di attività, anche in conseguenza della stretta collaborazione di Polillo con gli impresari e manager Norman Granz e George Wein, diversi nomi del panorama del jazz internazionale, tra cui, Oscar Peterson, Ella Fitzgerald, Gerry Mulligan, Bud Powell, Horace Silver, Duke Ellington, gli europei Lars Gullin, Martial Solal e gli italiani Giorgio Gaslini, Franco Cerri, Nunzio Rotondo, Gianni Basso e Oscar Valdambrini, Gianfranco Intra.

Nel 1945 fonda, insieme al giornalista e paroliere Giancarlo Testoni, la rivista “Musica Jazz“, di cui è caporedattore e in seguito direttore. Inoltre, dal 1956 inizia a scrivere sul “Il Giorno” (quotidiano fondato dall’ingegnere dell’ENI Enrico Mattei con l’editore Cino del Duca) nella rubrica “Jazz nel mondo“. Entrato due anni dopo alla Mondadori (dove in seguito ricoprirà il ruolo di Direttore del personale), cura le rubriche, con articoli e recensioni, apparse sulle due nuove riviste pubblicate in quel periodo dalla casa editrice milanese: Epoca e la successiva Panorama (su quest’ultima, la rubrica di Polillo si intitola “Jazz e musica leggera“). Nel 1958 il noto critico licenzia per i tipi di Ricordi il suo primo volume dal titolo “Il Jazz moderno. Musica del dopoguerra“. Nell’ottobre del 1975 la Mondadori pubblica l’opera principale di Arrigo Polillo (tra le più complete e importanti della saggistica mondiale dedicate al Jazz), “Il Jazz: la vicenda e i protagonisti della musica afroamericana“.

Nota: l’articolo a firma di Arrigo Polillo riguardante il disco in piano solo “The Day After the Silence” di Enrico Pieranunzi, allora giovane esordiente, rappresenta un’eccezione per il periodo, in quanto la tendenza generale della stampa italiana era quella di dare maggiore attenzione ai lavori di grandi nomi del jazz internazionale.

Contributo condiviso da Enrico Pieranunzi

Articolo di Arrigo Polillo

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