II Compound Chord (seconda parte)

Degenerazioni Armoniche

giovanni candiacompound chord, letteralmente “accordi composti”, consistono in una particolare specie di accordi generati attraverso la sovrapposizione di elementi armonici e/o melodici dalla natura tonale più o meno ambigua, al fine di ottenere agglomerati armonici complessi.

Alla macro-famiglia dei compund chord appartengono due importanti tipologie di accordi: i polychord e gli accordi sovrapposti ad un basso. In entrambi i casi è possibile studiare questi agglomerati armonici da molteplici prospettive.

Nei tre video dedicati ai compound chord, lo studio si limita unicamente agli accordi sovrapposti ad un basso, con riferimento particolare a quei casi in cui l’armonia generata da tale sovrapposizione esula dalle forme di accordo comunemente in uso in ambito tonale.

Mi sentirei di dare alcune indicazioni utili per comprendere meglio i contenuti di queste brevi – ma intense – lezioni:

  1. È conveniente avere con sé il materiale necessario per prendere appunti: data la densità degli argomenti trattati in ciascun video, potrebbe servire un po’ di tempo per elaborare in maniera personale tutti i punti trattati;

  2. Negli esempi si fa spesso uso dell’enarmonia. Tale scelta può generare un po’ di confusione. Eventualmente, è consigliabile una visione “frammentata” del video, mettendo in pausa quando necessario;

  3. Sarebbe ottima cosa elaborare una propria sintesi personale del materiale proposto, dedicando del tempo per trasportare questi agglomerati armonici sul proprio strumento e/o sul pianoforte;

  4. Spesso l’armonia generata dai compound chord è fortemente dissonante, atonale ed in contrasto con le regole della teoria musicale occidentale. A mio parere la soluzione per poter utilizzare tale materiale, consiste nell’imparare a gestire la dissonanza piuttosto che evitarla a priori, anche quando essa è generata in un contesto armonico che non segue i “dogmi” della nostra teoria musicale. Da questa prospettiva, un accordo maggiore settima con la nona aumentata diventa un colore alternativo all’accordo maj7. Ciò che conta è il modo in cui noi gestiamo la tensione armonica e come riusciamo a contestualizzare tali armonie.

→ II Compound Chord in questo secondo video della serie dedicata ai compound chord, prendiamo in esame i voicing ibridi generati dalla sovrapposizione di triadi aumentate e minori ad un basso. Anche in questo caso è consigliabile munirsi del materiale necessario per prendere appunti, data la densità di contenuti del video.

→ II Compound Chord se lo hai perso, guarda la prima parte del video didattico dedicato ai compound chord qui

Giovanni Candia

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