”  Pentatomic – All you can do with the minor pentatonic ”  è una rubrica didattica che spiega l’utilizzo della scala pentatonica sui modi dove è possibile la sua applicazione. La familiarità di questa scala per i chitarristi fa sì che la sua applicazione risulti immediata anche nei modi meno consueti. La pentatonica è largamente usata da chitarristi di ogni genere ed estrazione.
Ecco a voi molte possibili applicazioni.

Pentatomic – Minore Melodico è un modo minore molto simile alla scala maggiore, dalla quale si differenzia per una sola nota. Infatti ha in comune tutte le sue note tranne che per la terza, che nel minore melodico è minore. È l’unica scala minore che ha la sesta e la settima maggiore. La sesta e settima maggiore suonate in successione creano un suono molto caratteristico e avvicinano questa scala alla “melodicità” conclusiva propria della scala maggiore.
Si costruisce sulla minore naturale alzando di un semitono il sesto e settimo grado. Nella scuola classica il sesto e settimo grado tornano come nella minore naturale nella fase discendente.
Nel nostro caso la scala minore melodica conserva la stessa disposizione di toni e semitoni sia in senso ascendente che discendente. Questa è chiamata Jazz minore melodica.

Pentatomic – Minore Melodico una possibile disposizione delle voci per dar vita a questo suono potrebbe essere la seguente :
T b3, 7, 9 oppure T, b3, 6, 9.

Ci sono molti esempi di registrazione famose che hanno attinto nel modo Minore Melodico la loro caratteristica. Ne cito forse la più famosa. Il brano Summertime che si trova nella celeberrima opera di George Gershwin Porgy and Bess del 1935.

Per descrivere questo modo ho scelto la pentatonica minore per il suo facile utilizzo e fluidità. Con la pentatonica minore un tono sopra l’accordo di tonica infatti suoniamo queste tensioni :  9a, 4a, 5a, 13a, T   tutte note che descrivono perfettamente il modo Minore Melodico! Infatti questa scala genera sul suo secondo grado un’accordo minore con la sua relativa pentatonica per l’appunto minore!

Non vi resta che provare! Nicola Di Tommaso