Jammin’ anno 2013 è una rassegna d’autore alla deriva fra le onde sonore del jazz e le vibrazioni del pop.
Uno sguardo curioso sul mondo artistico delle nuove generazioni, sulle frequenze fuori dagli schemi, sospinte da un soffio di creatività e viva ispirazione.
Prodotto dal Saint Louis College of Music in collaborazio- ne con la Fondazione Musica per Roma, Jammin’ propone per la settima edizione artisti fra i più interessanti del 2013 con le loro ultime pubblicazioni discografiche.
PROGRAMMA
11 Settembre
Lala & Sade
“Anche Le Briciole Hanno Un Sapore”
Laura Lala – voce
Sade Mangiaracina – piano
Giacomo Buffa – basso
Alessandro Marzi – batteria
Orchestra D’Archi BIM di Giuseppe Tortora
Apre la rassegna la formazione composta dalla can- tante Laura Lala, dalla pianista Sade Mangiarancina che presenteranno in anteprima il nuovo album Anche Le Briciole Hanno Un Sapore.
«Questo album è come un diario di bordo redatto in questi ultimi anni in cui mi sono concentrata molto sulla mia vita oltre che sulla musica, che ne è una parte importantissima ma non la sola. Ho cercato di orientarmi in un cammino verso la consapevolezza, cammino che naturalmente non sarà mai del tutto compiuto, scoprendo che l’essenza della ricerca è il cammino stesso più che il traguardo prefisso».
Laura Lala

12 settembre
Natalio Mangalavite – pianoforte
Martin Bruhn – batteria, percussioni e voce
“Juego”
La musica folk argentina e il jazz. Brani popolari della tradizione folkloristica e temi originali proposti in manie- ra elegante e raffinata. Melodie e armonie semplici, ela- borate con passione e sentimento. Canti antichi, ritmi poco conosciuti danno, a chi ascolta il loro nuovo pro- getto divenuto anche disco Juego, una sensazione di “abbraccio sonoro” che fa bene all’anima.


13 Settembre
RadioTrio
Marco Siniscalco – bassi elettrici e live electronics
Emanuele Smimmo – batteria e percussività
Enrico Zanisi – pianoforte
RadioTrio attinge il suo repertorio al mondo del rock sto- rico; coniuga tutta l’energia di cui è capace il rock con l’eleganza che caratterizza il jazz. I brani sono quelli della migliore tradizione rock, da Emerson, Lake & Palmer a Tom Waits, dai Led Zeppellin ai Genesis, da Jimi Hendrix a Bruce Springsteen. La libertà d’interpretazione è totale, come insegna il jazz, e contempla l’improvvisazione nel senso più moderno del termine, come contaminazione, citazione e creazione di nuovi orizzonti.