L’ibridazione stilistica – Cristina Zavalloni

L’humus più fecondo per le arti è da sempre l’incontro: dall’incontro tra popoli diversi, religioni diverse, culture diverse sono nati i generi musicali più ricchi della storia, tra cui naturalmente il jazz. Ma anche il samba, il tango, il blues, il rembetiko sono nati da commistioni, in questi casi nello specifico da popoli esiliati a contatto con nuove realtà.
Dal Novecento ad oggi, sono stati molti e molto proficui gli scambi tra il repertorio classico e quello jazzistico. Basti pensare a Piano Ragtime di Ravel o, dall’altra parte, alle suite classiche di Ellington come Lo Schiaccianoci.

È in quel delicato territorio di mezzo che da oltre 20 anni si svolge l’attività musicale di Cristina Zavalloni, che propone un percorso tematico aperto a strumentisti, cantanti e agli allievi di musica elettronica e di tecnico del suono, in cui lavorare sulla rilettura di materiale di estrazione classica attraverso la lente del linguaggio improvvisativo.

Agli allievi sarà proposta una rosa di brani, tra cui ognuno potrà sceglierne uno, da studiare ed arrangiare, per l’intero gruppo o per organico ridotto. La docente seguirà l’allievo in tutto il processo, a partire da ascolti mirati per familiarizzare con il repertorio fino alla realizzazione dei brani in home recording, mentre la realizzazione dei brani mirerà a coinvolgere tutte le professionalità presenti nel gruppo.

Il corso prevede incontri quindicinali, il giovedì (turno B) dalle h 14:30 alle h 16:00
A partire da giovedì 19 novembre 2020

Modulo da 21 ore, 3 CFA per i corsi accademici

Per partecipare e per maggiori informazioni: alessio@slmc.it