VOLUME UNO | Libro didattico per chitarra jazz
La prima parte è improntata su un adattamento chitarristico del concerto armonico delle 9 famiglie d’accordi insegnato da Dick Grove, ai cui corsi di armonia ebbi la fortuna di assistere nell’annata 1985-86.
Per quanto riguarda l’aspetto modale cerco di mettere in luce l’approcio melodico orizzontale sulle corde singole spesso ingiustamente trascurato nello studio della chitarra.
La seconda parte del metodo riguarda l’aspetto secondo me più affascinante della chitarra: l’improvvisazione polifonica.
Il materiale qui raccolto deriva direttamente dalla scuola di George Van Eps, grande genio poco conosciuto della chitarra, chitarrista per chitarristi, come qualcuno lo ha definito.
Si tratta di una raccolta di meccanismi polifonici da sviluppare su tutti i gradi delle scale maggiori e minori, la cui pratica porta a uno sviluppo dell’indipendenza delle dita e delle capacità contrappuntistiche; la chitarra diventa così una piccola orchestra, un piccolo pianforte nelle nostre mani e può così esprimere in pieno le sue potenzialità.
Voglio precisare che questo metodo non è un “fai da te” ma un sussidio didattico il cui utilizzo dovrebbe essere coadiuvato da un valido insegnante. Vi saluto e vi auguro tanta gioia e amore nello studio e nel suonare questo meraviglioso strumento che è la chitarra.
VOLUME DUE
La seconda parte del metodo per chitarra jazz riguarda l’aspetto secondo me più affascinante della chitarra: l’improvvisazione polifonica.
Chitarra jazz libro didattico, il materiale qui raccolto deriva direttamente dalla scuola di George van Eps, grande genio poco conosciuto della chitarra, chitarrista per chitarristi, come qualcuno lo ha definito.
Si tratta di una raccolta di meccanismi polifonici da sviluppare su tutti i gradi delle scale maggiori e minori, la cui pratica porta a uno sviluppo dell’indipendenza delle dita e delle capacità contrappuntistiche; la chitarra diventa così una piccola orchestra, un piccolo pianforte nelle nostre mani e può così esprimere in pieno le sue potenzialità.
Voglio precisare che questo metodo non è un “fai da te” ma un sussidio didattico il cui utilizzo dovrebbe essere coadiuvato da un valido insegnante.
Vi saluto e vi auguro tanta gioia e amore nello studio e nel suonare questo meraviglioso strumento che è la chitarra.
Dario Lapenna
docente del Saint Louis College of Music